Be'...da brava vecchia zitella..vediamo se riesco a fare una m@rchett@....stasera!
Allora con tutti sti' intrecci topici sul Gilera Bimota mi sono un po' perso...ma mi sembra che quì sia il posto dove mettere qualcosa sulla storia di questo Prototipo.
Allora...eravamo nel 92, molto avanzato...giù a Pontedera c'era un Ingegnerone col pizzetto che ogni tanto fantasticava di fare qualche bella moto anche in mezzo a quella marea di ruote da 10"...e si stava "lisciando" la Bimota.
Si fecero un sacco di belle idee...il Bezzi (grande designer con la moto nel cuore, ma che lavorava a Pontedera facendo scooter) aveva già messo giu' anche dei bozzetti.....molto ma molto belli, col motore Bi4.....ma, come tutte le cose che superassero i 12" di diametro (figurarsi poi se qualcuno si azzardava ad arrivare a parlare di....ORRORE...17"!!!!!), anche questa non ne voleva sapere di arrivare ad una.
Allora, i ragazzi di Rimini, capeggiati dal Pierluigi Marconi (Pilù per gli amici..il creatore della Tesi), che invece badavano al sodo, un giorno dissero all'Ingegnerone col pizzetto:
" Ma Ing.....intanto che mettiamo a punto il businness plan della nuova moto di serie Bimota "Gilera powered", non è che ,da qualche parte, avanzano un paio di monocilindrici, che intanto c'è il Campionato Supermono e noi di Bimota dobbiamo prima farle correre le moto che poi produrremo!"
Il pelo del pizzetto, dopo un breve fremito....si erse volitivo e ...lampo di genio: MA SI' ...su a Velate abbiamo quella manica di ragazzotti che gli avanzano un po' di motori da Africa...che tanto in Africa abbiamo deciso che non ci andiamo più...è un po' grosso...750...gira piano...ma che volete..per passare il tempo!!!!!!!!!!
Il giorno dopo, i Bimoti erano già a Velate col furgone! Una telefonata perentoria ordino' :
" Cacciate due motori e un po' di ricambi del 750 sul furgone della Bimota!!!!"
Quelli di Velate non capirono...ma si adeguarono...e con il più classico e scontato degli "OBBEDISCO" dettero i due motorotti ai ragazzi di Rimini, che se ne andarono un po' dubbiosi......alla fine avere quel monumento che girava si e no poco sopra i 7500 e aveva una cavalleria che si aggirava sulla settantina....non è che li facesse impazzire.
Tra l'altro giu' a Borgo Panigale avevano già detto che da un 550...va bene col "batacchio"....tiravano fuori un bel po' di piu' e frullavano allegramente sui 10.000...beh..qualche perplessità ce l'avevano...e le facce lo dimostravano apertamente!!!
Ma...a caval donato!!!
I ragazzi di Velate, che ancora gli giravano i maroni perchè gli avevano appena detto che in Africa, da adesso in poi, ci si sarebbe andati solo per prendere il sole a Malindi (ma...c@zzo...adesso che siamo pronti a bastonare Bolognesi/Varesini e Franco/Jappi!!!!!!). erano comunque dei grandi appassionati..e se un loro motore doveva andare in pista, che almeno avesse venduta cara la pelle.......allungarono nel furgone anche un bel paio di teste, belle pronte perche il Pompone fosse iniettato; è sì...perchè se anche solo coi carbi erano in grado ormai di stare al passo coi bici sulla sabbia....quei ragazzacci ai bici volevano dargliele di santa ragione ed avevano già pronta la versione ad iniezione del 750.
I ragazzi di Rimini si fiondarono a casa e, mentre qualcuno cominciava a preparare la ciclistica, piazzarono il motore al banco; partirono ovviamente con i settaggi Africani...ed il pompone borbottava cupo e tranquillo tirando fuori quello che i ragazzi di Velate avevano promesso.
Siccome in Bimota sono sempre stati dei bravi motoristi, cominciarono a lavorarci sopra.....via la scatola filtro...gioca coi diametri e la lunghezza dei tubi di scarico...metti su una cammettina un poco inc@zzat@ (altro regalino dei ragazzi di Velate...roba che era stata fatta per vedere come si comportava il bambino...ma che per l'Africa era un poco "Hard")...schiaffagli dei Carbi più pistaioli......beh...ad ogni mossa il motorone rispondeva..più gliene davi e più buttava fuori...e girava...girava...sembrava senza fine,ed il borbottio si trasformò ben presto in un bel ululato.
Dal momento che non c'era tempo per fare interventi radicali di alleggerimento delle masse alterne (beh...che sò...una bielletta in titanio...che già il pistone era una roba che serviva solo per tenere su le fasce!!!) e non si voleva trovarsi coi preziosi carter aperti in due...si fermarono verso i 9000...ma il bambino mica era ancora arrivato a dire basta!!!!!
Insomma, con 4 balletti veleggiarono verso gli 80 cavallucci.......OK...adesso si poteva mettere in strada.
La moto fu finita in breve tempo, col suo bel telaietto in tubolare, sapientemente "travato", che si imbullonava a due piastrine in alluminio che reggevano un forcellone, anche lui tutto in tubi...nel più puro spirito originario Bimota ( ma per me Pilu' prese quella strada per fare alla svelta...ed anche per spendere meno nel caso avesse dovuto fare qualche aggiustamento per il telaio!).
La moto fu messa in pista a Misano, nelle mani del collaudatore/pilota Gianluca Galasso, e dopo un paio di gare di assestamento, vinse...mi sembra sempre a Misano.
Nel corso dell'anno, il Marconi usò anche le testine avute in regalo...e ci piazzo' su una iniezione Marelli...con altri piccoli ritocchi il motorotto era già dalle parti dei 90 cavalli...ed il Pilù disse che, a volere....non si era ancora arrivati a raschiare il fondo del secchio!!!!
Dopo un anno di gare Supermono ( i risultati, se interessano, me li devo andare a ricercare sui Motosprint d'epoca...che non me li ricordo...nel 93 c'avevo altro in testa che seguire il Campionato Supermono!!!!), chissà perchè, da Pontedera arriva un nuovo ordine: FERMA TUTTO...e come da contratto, la moto (Una sola costruita) ed il motore di scorta indietro a Velate!!!!!
I ragazzi di Rimini rifecero il viaggio a ritroso, sicuramente con un animo ben più abbattuto di quello di poco più di un anno prima...e trovarono a Velate dei ragazzi che non erano abbattuti...DI PIU! (eravamo a fine 93..pensa un po' che felicità!!!!).
Scaricato il furgone, messo tutto il materiale in un magazzinetto..e lì e' rimasto, intoccato, per più di 10 anni, prima di venir richiamato in Madre Patria.....a farsi un po di "Voliera".
Alla fine qualche persona di buon cuore, si deve essere imbattuto in quella moto e si sarà detto " Vah...che bei colorini....vale la pena di esporla al Museo"...e li' l'ha vista e fotografata Federosso!!!!!!!
Questa è la storia, interessante e triste allo stesso tempo, di questa moto che è stata, in effetti, l'ultima vera moto col Cuore Gilera a girare, e bene, in pista.
Alla prossima m@rchett@ cominciamo a parlare, un pelo più seriamente, delle caratteristiche tecniche di questo Proto, aiutandoci con le foto di Federosso ed altre (poche) che ci sono sparse sul Webbe.
Ohhhhh...Kapo...ma mica mi hai ancora detto se riesco a mettere le foto in mezzo ad un topic!!!!!